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L'autore porta in scena la Judith nata dalla fantasia di Virginia Woolf, la quale in "Una stanza tutta per sé" volle dare questo nome ad una fantasiosa, intelligente, dotata sorella di Shakespeare, facendola vivere di un sogno che nemmeno la Woolf aveva saputo concepire. Immagina cioè che sia Judith ad aver sognato le fatate vicende del "Sogno di una notte di mezz'estate", creando una donna che sa essere se stessa e insieme i personaggi femminili pensati dal grande Poeta.